Analisi chimiche FAV (Fibre Artificiali Vetrose)

Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV), fra i materiali sostitutivi dell’amianto sono quelli commercialmente più importanti; infatti sono altamente resistenti e inestensibili, sono molto flessibili, sono ininfiammabili e scarsamente attaccabili dall’umidità e non sono degradabili da microrganismi.


Alle FAV appartengono i seguenti tipi di fibre:

  • Lana di vetro, lana di roccia, lana di scoria, AES, HT wool; sono utilizzate come isolanti industriali e nell’edilizia ed in altre applicazioni: camere sorde, rafforzamento di prodotti bituminosi, di cementi, di materiali compositi, ecc.
  • Fibre a filamento continuo: sono utilizzate in campo tessile, per usi elettrici e di materiali di rinforzo per plastica e cemento;
  • Lane di vetro per scopi speciali: sono utilizzate in filtri ad alta efficienza ed isolamento aerospaziale
  • Fibre ceramiche refrattarie (FCR): sono utilizzate in applicazioni industriali per l’isolamento di forni, di altoforni, di stampi di fonderia, di condutture, di cavi, per la fabbricazione di giunti ma anche nell’industria automobilistica, aeronautica e nella protezione antincendio;

Analisi dei materiali contenenti fibre minerali artificiali

Le FAV hanno differenti proprietà fisiche (in primis il diametro) e differente composizione chimica, con particolare riguardo alla presenza di ossidi alcalini ad alcalino terrosi (Na2O, K2O, CaO, MgO, BaO e loro combinazioni).

Il diametro determina la respirabilità delle fibre (le fibre più piccole sono in grado di penetrare profondamente all’interno delle vie respiratorie).

La composizione determina invece la bio-persistenza (ovvero il tempo di ritenzione all’interno dell’apparato respiratorio), è infatti assodato che le fibre con elevate concentrazioni di ossidi sono bio-solubili e dunque poco bio-persistenti; ciò significa che queste fibre vengono eliminate dall’organismo prima che possano dare luogo ad effetti patogeni.

Leggi tutto

I valori assunti da queste due grandezze sono alla base dei criteri di classificazione delle FAV ai sensi delle Direttive 67/548/CE e 99/45/CE e s.m.i. , del regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008.

Le FAV possono essere classificate nelle seguenti categorie:

  • Categoria 1B: sostanze di cui si presumono effetti cancerogeni sull’uomo
  • Categoria 2: sostanze di cui si sospettano effetti cancerogeni per l’uomo
  • Esente dalla classificazione come cancerogeno

Il laboratorio F.lli Lauricella-LAM Srl effettua analisi di classificazione di FAV dal 2006; in quel periodo utilizzava un metodo sviluppato internamente basato sulla microscopia ottica a contrasto di fase e sulla spettrometria d’assorbimento atomico .

Con tale metodo sono stati ottenuti risultati notevoli ed il confronto con altri laboratori, soprattutto pubblici , ha permesso di continuare ad utilizzarlo sino al 2016.

Nel 2017 si è passati al metodo ufficiale impiegando la microscopia elettronica a scansione con micro analisi a raggi X di ultima generazione ( SEM EDS NF ) per la determinazione degli ossidi alcalini ed alcalino terrosi, nonché per la determinazione del diametro delle fibre (DMGPL -2ES) al fine di classificare il materiale e di attribuire l’esatto codice CER al rifiuto.

Servizi offerti:

  • Analisi di classificazione di materiali contenenti FAV mediante microscopia elettronica a scansione e microanalisi a raggi X ( SEM EDS ) e classificazione del rifiuto con attribuzione di classe di pericolo e codice CER.
  • Analisi di materiali contenenti FAV mediante microscopia elettronica a scansione e microanalisi a raggi X ( SEM EDS ) finalizzata alla definizione della composizione quali –quantitativa del materiale.

Operativi dal 1994
Esperienza e standard qualitativi elevati

Richiedi informazioni

Laboratorio Lauricella